Psicologia dell’educazione

La psicologia dell’educazione è una branca della psicologia nata all’inizio del ventesimo secolo che si occupa dello studio degli aspetti psicologici e dei processi coinvolti nelle attività educative. Quest’area disciplinare nasce grazie agli apporti di alcuni studiosi tra cui E. Claparède fondatore dell’istituto Jean Jacques Rousseau di Ginevra e E.Thorndike. Claparède ha contribuito alla diffusione del funzionalismo in Europa: secondo questo studioso la mente ha un significato pressoché funzionale perché permette ad ogni individuo di adattarsi all’ambiente circostante, svolgendo la funzione di mediazione tra individuo e ambiente. Invece, Thorndike sostenitore del condizionamento operante, mostra l’apprendimento come un processo condizionato fortemente dall’ambiente esterno all’interno del quale l’individuo però, può condizionare i rinforzi scegliendo i comportamenti adatti. La psicologia dell’educazione focalizza lo studio e la riflessione su tre ambiti principali:

-la trasformazione: lo studio di come il comportamento di una persona può essere trasformato da un intervento educativo per raggiungere specifici obiettivi;

-la prestazione: le modalità attraverso le quali si realizza l’apprendimento e lo studio delle tecniche più idonee;

-la valutazione: la definizione di teorie, metodologie e tecniche per definire livelli e gradi di uno specifico apprendimento.

Fonte:

Università di Firenze, Ssis, Psicologia dell’educazione e dello sviluppo

Istituto magistrale Anagni, Psicologia dell’educazione.

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Edurete.org Roberto Trinchero