Motivazione accretiva/ Motivazione carenziale
La motivazione carenziale è una spinta primaria che deriva da un bisogno, una mancanza che porta il soggetto a muoversi verso ciò di cui ha bisogno e lotta attivamente per ottenerlo. Questo tipo di motivazione è caratteristico del periodo infantile, in cui il bambino lotta per ottenere ciò che desidera, per crescere e divenire adulto. Il soggetto spinto da una motivazione di tipo carenziale dipende da ciò di cui ha bisogno, come il bambino dalla madre. Il secondo tipo di motivazione ovvero quella accretiva è caratteristica degli adulti. La maturità porta alla sostituzione della motivazione carenziale con quella accretiva che non è altro che una spinta di tipo autorealizzativo. Il soggetto si espande psicologicamente nell’ambiente, relazionandosi con gli altri e dedicandosi al proprio lavoro. I due tipi di motivazione sono stati elaborati da Maslow, che li lega a due tipi di orientamento affettivo che si realizzano nella vita di una persona. Il primo definito dallo studioso “amore D” (deprivation love) è l’amore del bambino per l’adulto di cui ha strettamente bisogno. Questo amore dovrebbe essere sostituito dall’ “amore B” (being love) attraverso il processo di maturazione, in quanto l’individuo amando se stesso acquisisce le capacità per amare e prendersi cura degli altri, in un rapporto di libertà e di indipendenza.
Fonte:
Mariani A.M., (2002) (a cura di) , Educazione adulta, Milano, Unicopli.