Modificabilità cognitiva strutturale

Il concetto di modificabilità cognitiva strutturale (M.C.S) afferma la concezione secondo cui ogni essere umano può rimettersi in gioco nel processo di apprendimento, sviluppando risorse latenti e sconosciute. Il concetto poggia le sue basi sulla definizione di intelligenza come capacità dell’organismo di modificare le proprie strutture mentali in base agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno in un processo di adattamento alle continue realtà mutanti. Lo studioso che si occupò di riflettere e definire la mutabilità e modificabilità cognitiva strutturale è R. Feuerstein. Egli studiò l’organismo nel suo complesso, considerandolo flessibile, nell’ottica di un processo di sviluppo che lo accompagna durante l’intero percorso di vita. L’intelligenza non è soltanto un fattore genetico ed ereditario, ma può rinnovarsi, migliorarsi e trasformarsi grazie alle esperienze compiute dal soggetto nel contesto di riferimento.

Fonte:

Vivoscuola.it, Fontana K. (a cura di), Il metodo Feuerstein.

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Edurete.org Roberto Trinchero