Metodologie non direttive

Le metodologie non direttive sono metodologie centrate sull’allievo, che tengono conto della soggettività di ogni individuo e quindi delle dimensioni relazionali e dei desideri che svolgono un ruolo importante nella determinazione dell’ apprendimento. Queste metodologie predispongono una formazione distribuita direttamente sui luoghi di lavoro e di vita. Gli individui non vengono prelevati dal contesto di riferimento e sottoposti ad interventi formativi ad hoc, ma la formazione viene elargita nel contesto di riferimento stesso dell’individuo, privilegiando esperienze cognitive “in situazione”. Le metodologie non direttive sono diventate caratteristiche importanti della formazione diffusa negli ultimi anni. Questa visione e pratica formativa si basa sull’interesse alla persona in un’ottica di formazione permanente. L’apprendimento deve essere, infatti, un’esperienza integrata con la vita di ogni individuo permettendogli di acquisire l’attitudine alla riflessione ed al cambiamento.

Fonte:

CO.IN.FO., Bochicchio F., Grassi F. (2009) (a cura di), Le ricadute della formazione. Significati, approcci, esperienze, Melpignano, Amaltea.

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Edurete.org Roberto Trinchero