Conoscenza tacita

Con il termine di conoscenza tacita si intende il bagaglio di conoscenze non codificate, non contenute in testi o manuali, ma presenti all’interno di ogni individuo e creata attraverso l’esperienza lavorativa. Lo studioso che per primo utilizzò questo termine fu M. Polanyi secondo cui gli individui possono conoscere molto di più di ciò che non esprimono. La dimensione esplicita della conoscenza si basa sempre su una dimensione tacita precedentemente interiorizzata, grazie alle continue relazioni che l’individuo definisce con la comunità di pratica di riferimento. Questo tipo di conoscenza spesso viene utilizzata dagli individui in modo inconsapevole e costituisce il fondamento su cui si basano tutte le conoscenze e pratiche successive. Ovviamente, così come le conoscenze e competenze si sviluppano rapidamente e insistentemente, anche la conoscenza tacita è predisposta a questo tipo di trasformazione grazie alle relazioni personali e comunicative e all’esperienza di vita/lavorativa di ciascun individuo.

Fonte:

Chiosso G., (2009), I significati dell’educazione. Teorie pedagogiche e della formazione contemporanee, Milano, Mondadori.

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Edurete.org Roberto Trinchero