Complessità

Il concetto di complessità si presenta al tempo stesso come categoria filosofica e come categoria di analisi sociale. Nel primo caso essa rinvia ad un modello di autocomprensione e di organizzazione interna dei saperi che decreta la condanna a morte delle immagini semplificate dei saperi stessi, tipiche della tradizione razionalista e positivista. Nel secondo caso rimanda alla condizione di disequilibrio e disorientamento provata dagli individui che vivono all’interno delle società moderne, società a-centriche, reticolari, senza gerarchie prestabilite, fortemente diverse rispetto alle società tradizionali del passato. Tra i sostenitori della teoria della complessità troviamo Edgar Morin che, all’interno della sua riflessione sulla complessità delle società moderne, definisce l’importanza dell’acquisizione da parte degli individui, di un pensiero aperto all’infinito, di una conoscenza mai compiuta, ma in continua evoluzione. Per vivere all’interno delle società moderne/complesse è indispensabile la vitalità del pensiero umano che risiede nella sua capacità di muoversi come mente ecologica.

Fonte:

Chiosso G., (2009), I significati dell’educazione. Teorie pedagogiche e della formazione contemporanee, Milano, Mondadori.

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Edurete.org Roberto Trinchero